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Quando si dice pietà

La “sega di Hitler” era il nome con cui si fece conoscere su tutti i fronti della seconda guerra mondiale la Machinengewehr 1942, o MG 42, il non plus ultra delle mitragliatrici di tutti i tempi, i cui meccanismi di funzionamento sono ancora oggi alla base delle più moderne ed efficienti armi similari.

Sparava tra i 1200 e i 1500 colpi al minuto, con una impressionante cadenza di tiro media di 20 colpi al secondo: una tempesta di fuoco capace di saturare rapidamente vaste aree e di annichilire qualsiasi obiettivo rientrasse nel campo di tiro del mitragliere.

Più o meno è l’effetto che ho provato stasera guardando di sfuggita il telegiornale durante una cena in casa di amici: la tempesta di buone notizie che si levava dalle bocche dei giornalisti/mitraglieri era davvero annichilente.

Dalla crisi idrica alla Marmolada, dall’andamento dei contagi all’Ucraina, passando per le sparatorie negli Stati Uniti, i disagi aeroportuali pre-vacanzieri complicati dalle farsesche restrizioni da Covid, i cambiamenti climatici, le dichiarazioni del Papa sulla guerra e l’aborto, le trasferte africane della più alta carica dello Stato (che ovviamente si è premurato di visitare i centri vaccinali) e chi più ne ha più ne metta: tutto fa brodo per mantenere alto il livello di tensione degli italiani, in attesa che l’autunno porti con sé le annunciate restrizioni legate ai consumi, ai depositi bancari, al patrimonio immobiliare.

L’unica notizia non strumentalizzata in prospettiva biopandemica è stata quella relativa al 95mo compleanno della mitica Lollo. Magari, però, lavorandoci un po’ sopra …

Del resto, quando l’intera classe giornalistica è asservita al potere, ci si può forse aspettare un’informazione obiettiva?