Mentre i media continuano opportunamente a celare il significato del 21 giugno 2021 dietro il tanto strombazzato annuncio della fine del coprifuoco, comincia a diffondersi tra il pubblico, sempre grazie ai media, il terrore della famigerata “Variante Delta”.
Solo brandendo la spada di Damocle, infatti, sarà possibile continuare a spaventare i cittadini (pronti a tutto pur di andare in vacanza) e persuaderli della necessità di una decisiva accelerazione della campagna vaccinale, che continua a proporre vaccini immessi in commercio pur in mancanza di evidenze scientifiche circa la loro efficacia e la loro sicurezza, e solo in virtù della dichiarazione dello stato di emergenza.
E proprio il rinnovato, di fatto permanente, stato di emergenza giustificherà in prospettiva anche l’abbandono della procedura “condizionata” di immissione in commercio, finora utilizzata dalle istituzioni europee, in favore di una nuova procedura “d’emergenza” ad hoc.
Procedura d’emergenza che, oltre a non risolvere le tante incertezze e contraddizioni di una vicenda sempre più oscura, solleverà i produttori da qualsiasi responsabilità collegata e conseguente agli eventuali effetti avversi dei vaccini così immessi in commercio.
Capito il trucco? Certo che chi ha passato l’ultimo anno e mezzo a concionare di complotti ora potrebbe cominciare ad aprire gli occhi di fronte alle prove concrete dell’intreccio d’interessi tra lobby tecnologiche, corporazioni finanziarie, media e istituzioni politiche.
E’ proprio vero che il Covid è il virus che ha ucciso la democrazia.