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La sagra della fregnaccia

Mentre l’ONU, per la gioia di tutti i gretini, infrange un tabù politico e sdogana la geoingegneria accettando di esaminare progetti di modificazione deliberata e permanente del sistema climatico terrestre – dagli effetti ovviamente sconosciuti nel lungo periodo – i media continuano nella loro azione di distrazione dell’opinione pubblica che passa attraverso l’esaltazione incondizionata della tecnologia e annunciano compiaciuti che in Italia c’è chi si fa impiantare 2, 3 e anche 4 chip sottocutanei utilissimi, ad esempio, per non farsi sfuggire di mano oggetti metallici, aprire la saracinesca del garage, pagare il pizzicagnolo e tutte quelle altre simpatiche attività che fino a oggi era praticamente impossibile fare senza.

E così, come per incanto, ecco aggiungersi all’elenco delle tante sagre che tradizionalmente affollano il panorama estivo (della porchetta, della birra, della tellina, ma anche dello struzzo, della barbozza, della rocciata, del corzetto, ecc. ecc.), quella di cui più si sentiva la mancanza: la sagra della fregnaccia.