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Ecoonanismi

Negli ultimi giorni sono tornati alla carica contro il “negazionismo climatico” Mattarella, Giuliano Amato, il Papa e la figlia di Schwab.

Come i moschettieri del romanzo di Dumas, tutti e 4 hanno caricato a testa bassa chiunque, indipendentemente dal ruolo esercitato (vigile urbano, cuoco, pompiere, docente universitario, stagnino, ecc.), si azzardi a credere e/o a sostenere posizioni diverse da quelle propalate da tempo dai celeberrimi esperti del Panel ONU sul cambiamento climatico.

E mentre uno faceva appello ad argomentazioni meta-giuridiche, l’altro al ruolo della politica e l’altro ancora ai sentimenti dei giovani, la voce più trasparente e incisiva è stata, in fondo, quella della figlia di Schwab: “Lockdown climatici permanenti in arrivo, che vi piaccia o no”.

Ci sarebbe, in verità, un quinto moschettiere del clima: il Ministro dell’ambiente commosso per le struggenti preoccupazioni – che qualcuno potrebbe maliziosamente definire ecoonanismi – della giovane attivista dalla lacrima facile, un po’ come qualche anno fa l’allora Ministro del lavoro si commosse annunciando in diretta la condanna alla povertà di una bella fetta di italiani.

Come se poi tutta questa vicenda (negazionisti, lockdown, ecc.) non ricordasse da vicino qualcos’altro…