Vai al contenuto

Che fine hanno fatto i vegani?

Che l’Unione europea abbia liberalizzato l’immissione in commercio di prodotti alimentari derivati da o contenenti insetti, è il minimo: nel senso che, con la scusa della sostenibilità, tra un po’ ci darà da mangiare anche alimenti derivati da o contenenti carne umana (come già avviene per alcuni farmaci).

Per chi non lo ricordasse, questa “transizione alimentare” era stata prefigurata da un simpatico romanzo di Harry Harrison del 1966, intitolato “Make room! Make room!” (tradotto in italiano con il titolo “Largo, largo!”), dove si immaginava che un mondo sovrappopolato e ormai povero di risorse, impunemente saccheggiate in precedenza, avrebbe potuto sfamarsi solo divorando se stesso.

“Largo, largo!”, infatti, chiude il cerchio della distopia congiungendo il cannibalismo di Stato con l’eutanasia di Stato: sono proprio gli eutanizzati che finiscono per essere utilizzati come fonte proteica. E se proprio vi affatica leggere, fate almeno il piacere di vedervi il film tratto dal romanzo nel 1973, il cui titolo originale (“Soylent Green”) una volta tanto sfigura rispetto al preveggente e puntualissimo titolo italiano: “2022: i sopravvissuti”.

Quindi, tornando a Bomba, che un manipolo di mascalzoni servi delle multinazionali (nel dubbio voglio essere preciso: l’Unione europea) imponga come cibo insetti o altre schifezze allo scopo di snaturare completamente la dimensione umana, quale prodromo di ben altre trasformazioni antropologiche, ci può anche stare: è intollerabile, ma in fondo è comprensibile, se ci si cala nella prospettiva transumanista che tanto va per la maggiore a Bruxelles.

Quello che non si comprende è come mai, in un Paese come il nostro che vive letteralmente di calcio e di politica, dove basta creare una mini associazione di categoria, un sindacato di nicchia, una pseudo-corporazione, una fetecchia di club per pretendere (e talvolta ottenere) la tutela dei propri diritti, i vegani e i vegetariani – che tanto hanno frantumato i coglioni in altre occasioni – facciano pippa e si rassegnino così amabilmente a diventare carnivori tutti in una volta.

Perché mettetevelo bene in testa: non ci sarà etichetta o normativa che tenga. Come accaduto in passato per gli OGM, che con la scusa della “contaminazione accidentale o inevitabile” possono essere contenuti in qualsiasi alimento senza che il consumatore abbia il diritto di saperlo (grazie ancora alle norme imposte da quella lasciva marchettara degli interessi tecno-industriali che è l’Unione europea), anche gli insetti finiranno nel piatto di chiunque, in nome e per conto di incontestabili evidenze scientifiche o di inderogabili esigenze commercial-produttive.

Buon appetito!